Tre domande a Barbara Elias da Rocha, manager culturale dello spazio ÓPLab di Merano: “Klick”


ÓPLab di Merano: “Klick”


Ha inaugurato l’otto marzo “Klick” presso lo spazio ÓPLab a Merano (BZ), che nasce grazie all’esistenza sul territorio dell’Archivio ÓPLA, archivio della Biblioteca Civica di Merano, che raccoglie e custodisce dal 1997 libri d’artista dedicati all’infanzia: libri liberi, fuori dalle regole creati e progettati da artiste e artisti di tutto il mondo. Archivio dove ho avuto la fortuna di lavorare per qualche tempo e dove ho potuto studiare libri dagli anni Trenta sino ai giorni nostri: un luogo unico e magico.

Ecco come raccontano ÓPLab:

“Se ÓPLA è un luogo dove raccogliere, ÓPLab è quello dove accogliere. Uno spazio unico a Merano dove si tengono eventi e corsi per bambini e adulti, una libreria e un piccolo caffè. L’intento? Valorizzare ancor più il libro d’artista, come strumento di conoscenza, creatività e apprendimento. I tesori dell’Archivio e l’universo ricchissimo degli albi illustrati per l’infanzia aprono la strada, il resto lo fanno tutte le persone che passano per ÓPLab.”

Per me che sono una studiosa appassionata di letteratura per l’infanzia l’occasione di poter intervistare Barbara era troppo ghiotta e quindi ecco tre domande a Barbara Elias da Rocha, manager culturale, responsabile di ÓPLab.



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Jessica: Benvenuta Barbara e grazie mille per il tuo tempo, partirei con la prima domanda

Perché una mostra, accompagnata da laboratori e approfondimenti, sul libro d'artista per bambini? Sono davvero da ritenersi destinati esclusivamente all' infanzia?

Barbara: L’idea della mostra nasce principalmente dal voler mettere in luce quel sottobosco che compone l’Archivio ÓPLA, un sottobosco rappresentato dai libri d’artista fotografici. Tempo fa ne abbiamo riscontrato l’importanza all’interno dell’Archivio stesso, come numero di opere e qualità delle stesse.

Questa tipologia di libro ci consente non solo di guardare il trascorrere del tempo, analizzare i cambiamenti all’interno della produzione dei libri d’artista, basti pensare che ci sono libri degli anni Trenta, ma ci consente di trattare un tema che a me personalmente affascina molto: il tema dell’archivio e dell’archiviazione sia come documentazione storica che come consapevolezza del passato, in una dimensione più intima.

Un’occasione per noi di poter mostrare la varietà del patrimonio dell’Archivio ÓPLA e di poter rendere accessibile, attraverso la mostra bibliografica, seminari e i laboratori offerti, una tipologia di libro che molti , adulti, ritengono siano difficili da leggere e spingere così il lettore ad un esercizio di lettura delle immagini, allo scoprire le associazioni proposte dalle opere, interpretarle e avvicinarsi, così, ad una tipologia di opera letteraria, che seppur presente da sempre nelle proposte editoriali per l’infanzia, sta rivivendo oggi una nuova stagione di successo, con mostre , laboratori, corsi di formazione; suscitando, infatti, grande interesse nel pubblico generale e nei professionisti del settore.

Se sono libri esclusivamente per bambini? Credo che sia evidente che questi libri si rivolgano a tutto il pubblico in generale, io personalmente confesso che li preferisco a quelli destinati ad un pubblico adulto specificatamente.

J: Ti capisco perfettamente!

B: Vorrei aggiungere anche che questi libri sono capaci di farci abbandonare i nostri pregiudizi nel leggere le immagini, pregiudizi che i bambini non hanno, attraverso un mezzo come la fotografia che è un mezzo alla portata di tutti. Quasi tutti abbiamo un telefonino che ci permette di scattare una fotografia, giusto? L’intento è quindi di avvicinare tutto al pubblico a questa tipologia di opera letteraria che abitualmente viene poco considerata come possibile lettura.

J: Tra le tante iniziative legate all' esposizione bibliografica ci sarà il 2 maggio 2024, un seminario tenuto dalla studiosa, esperta e progettista Giulia Mirandola dal titolo: "L’oasi nell’Oasi. I libri fotografici dell’Archivio ÓPLA".

B: Pensiamo che Giulia sia una delle persone più esperte di letteratura per l’infanzia in Italia e grazie a numerosi laboratori e workshop da lei proposti che ho seguito personalmente nel tempo, per me è stato naturale invitarla. Basti pensare al suo progetto “Montagna Disegnata” una ricerca sull’immaginario di montagna in corso dal 2012 dove esplora, con i partecipanti, valli e comunità montane attraverso il disegno, la scrittura, la fotografia, la registrazione sonora. Grazie alla sua visione e professionalità ho scoperto sempre nuovi punti di vista e possibilità e da questo nasce il nostro invito: volevamo condividere con tutti questa opportunità di scoprire il libro fotografico con una esperta come Giulia, e abbiamo scelto di offrire questo seminario gratuitamente in modo che tutti ne possano approfittare, un approfondimento , quindi dei libri presenti in Archivio come punto di partenza per andare oltre e soffermarsi sulle differenze che essi raccontano, su come viene impiegata la fotografia e sulle possibilità che essi offrono anche in ambito educativo.

Tutte le proposte di Giulia sono garanzia di arricchimento, sono sempre differenti e ogni volta mi regalano una nuova visione. L’incontro sarà della durata di un'ora e mezza due ore massimo, presso lo spazio ÓPLab, in Via Matteotti, 38 a Merano, entrata libera, previa prenotazione: hello@oplab.eu.

J: Qual è per te il libro, l'opera letteraria, che meglio rappresenta il vostro patrimonio librario?

B: Una domanda difficile a cui dare una risposta, non riesco a scegliere un solo libro; è proprio la molteplicità dell’Archivio che lo rende unico.

Se devo però scegliere un autore, sicuramente sceglierei Bruno Munari, so che può sembrare una scelta banale, ma quando sono arrivata in Italia dal Brasile, una delle prime mostre che ho visto è stata una mostra di Munari che si teneva alla Rotonda della Besana a Milano ed è lì che sono rimasta affascinata dalla sua creatività, progettazione e il modo di relazionarsi ai bambini.

I miei preferiti sono i libri di Cappuccetto creati da lui, ma anche la serie del 1945 … difficile scegliere…

È il suo modo di intendere la letteratura per l’infanzia, il bambino e tutti gli stimoli che offre al piccolo lettore, ma al tempo stesso all’adulto, nelle sue opere non troviamo una finalità acclamata, ma la libertà di essere ed esplorare. Credo che Munari ben rappresenti tutte le caratteristiche e sfaccettature e le potenzialità del libro d’artista.

Grazie mille Barbara per il tuo tempo, l’intervista è terminata, ma sono felice di condividere qui di seguito il ricco programma previsto in questi mesi, fino a settembre 2024:

ÓPLab di Merano: “Klick”


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Jessica Paolillo

Fotografie di Jessica Paolillo e fotografie ufficiali del programma.









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