Intervista a Julia Dalsant: il plurilinguismo nelle scuole dell'infanzia meranesi

Julia Dalsant intervista

Ho conosciuto Julia qualche tempo fa, grazie al mio lavoro volontario di ambasciatrice per il progetto PEaCH project for bilingual children.

Non abitavo da molto nella mia città, Merano in Südtirol, e arrivavo da un'esperienza personale poco piacevole con una scuola italiana dell'infanzia cittadina (ma questa è un'altra storia, te lo racconto per farti capire lo spirito e un po' la illusione persa che avevo in quel momento), quando Julia mi ha contattato per conoscere PEaCH e per raccontarmi un po' il suo lavoro ero felice. Aver,poi, ascoltato la sua esperienza, i suoi obbiettivi e principi, tutti al servizio delle scuole dell'infanzia tedesche, collaborando anche con le italiane però, (se non sai come funziona il sistema scolastico in Südtirol leggi qui) mi ha riempito il cuore di gioia. 

Uscendo dal suo ufficio ho pensato: "ci vorrebbero più Julia nel sistema scolastico!". (Sottolineo che non mi riferisco solo ad un sistema scolastico o a uno in particolare, il concetto è da ampliare e arriva da una esperienza di oltre dieci anni come emigrata all'estero e da esperienze professionali avute)

Per questo motivo oggi ti propongo un'intervista che gentilmente Julia ha voluto rilasciare per il mio blog. 

Ma chi è Julia Dalsant?

Julia Dalsant

"Sono nata nel 1988 a Bolzano e cresciuta a Tesimo. 

All’età di 19 anni sono diventata mamma e mi sono trasferita a Lagundo. 

Dopo il liceo linguistico ho frequentato la facoltà di Scienze della formazione presso l'università di Bressanone, laureandomi nel 2012. 

Dal 2013 ho lavorato come maestra in diverse scuole dell’infanzia di Merano, continuando e ampliando la mia formazione e scoprendo la Vorurteilsbewusste Bildung. 

Dal 2021 sono responsabile per gli ambiti integrazione, inclusione, diversità e lingue nelle strutture di lingua tedesca del circolo delle scuole dell’infanzia di Merano. 

Dal 2021 sono anche consigliera comunale a Merano e mi impegno da anni in altri associazioni e collettivi come la cooperativa sociale “Ginko” e il collettivo “Feministisches Infocafè femminista”. "

Jessica:Ciao Julia, benvenuta e grazie mille per il tuo tempo.

Quali e quante lingue parli abitualmente?

Julia:Nella vita di tutti i giorni e in ambito lavorativo parlo una variante locale del dialetto altoatesino, tedesco standard, italiano e inglese.

Jessica:Sei nata e cresciuta in un contesto dove il bilinguismo è parte del tessuto sociale e culturale. Qual è la tua esperienza in merito? Hai sempre usato le due lingue nel tuo quotidiano? E se no, come ti sei avvicinata all’altra lingua?

Julia:Sono cresciuta in un contesto monolingue. È stato a scuola che sono entrata in contatto per la prima volta con l'italiano e l'inglese. Sono cresciuta in un piccolo villaggio e, nella mia quotidianità, non c'era per me la possibilità di parlare lingue diverse. Solo al liceo linguistico, che ho frequentato a Merano, ho avuto più occasioni di praticare lingue diverse dalla mia. Tuttavia, il mio privato è rimasto prevalentemente tedesco monolingue.

Sono riuscita ad avvicinarmi alla lingua italiana al di fuori della scuola e del lavoro solo dopo l’università. Nel 2015 ho iniziato a fare volontariato in una struttura di accoglienza per rifugiati. Lì, in una casa in cui erano tante le lingue parlate, ho capito per la prima volta quanto sia essenziale capirsi e in quanti modi diversi noi esseri umani possiamo comunicare. Alcune delle persone che vivevano lì conoscevano l'italiano molto meglio di me e così ho perso la mia “vergogna di parlare” e la paura di comunicare con loro per la prima volta, sentimenti questi che avevo accumulati anche durante la mia carriera scolastica. Da quel momento in poi è diventato più facile per me impegnarmi nelle lingue.

Jessica:Credo possa essere molto interessante capire di cosa si occupi il settore del quale sei responsabile “Entwicklung des Umsetzungsprozesses des inklusiven Bildungsauftrages" im Kindergartensprengel Meran all’interno dell’organizzazione delle scuole dell’infanzia in lingua tedesca. Puoi descriverlo brevemente?

Julia:L’obiettivo del mio lavoro è principalmente quello di incoraggiare e sostenere la creazione di un ambiente inclusivo per le bambine, i bambini e le famiglie all‘interno dei Kindergarten, ovvero delle scuole dell’infanzia. Accompagno il personale nell'acquisizione di competenze nel sostegno ai bambini e alle bambine con disabilità e organizzo formazioni dedicate. Collaboro con il personale educativo per sviluppare competenze relative alla cosiddetta Vorurteilsbewussten Bildung (formazione senza pregiudizi). Si tratta di un concetto pratico formalizzato a Berlino, che si prefigge di fornire all’utenza un'educazione consapevole e non discriminatoria. Accompagno i processi di avvicinamento tra le scuole dell’infanzia di lingua tedesca e italiana di Merano. Sostengo la valorizzazione della diversità linguistica, dandole visibilità e integrando l’apprendimento della lingua tedesca nell’attività scolastica quotidiana. Tra le mie responsabilità è compresa anche la sensibilizzazione all'educazione linguistica finalizzata al contatto con le famiglie. Il mio lavoro è davvero stimolante, molto vario e attento agli sviluppi della nostra società.

Jessica:Quali sono le lingue presenti negli asili di lingua tedesca della città di Merano? Puoi fare una stima approssimativa?

Julia: I bambini e le bambine dai 3 ai 6 anni sono nel pieno del processo di sviluppo del linguaggio, soprattutto per quanto riguarda la loro prima lingua. Non considerando le diverse forme dialettali e le varianti linguistiche dei diversi idiomi, che non abbiamo gli strumenti per contare, è ragionevole assumere che la diversità linguistica sia maggiore di quanto si possa leggere nelle nostre tabelle. Attualmente stimiamo che nelle scuole dell’infanzia di Merano siano presenti oltre 40 lingue diverse.

Jessica:Il plurilinguismo come è percepito dagli educatori? Qual è la tua esperienza? Vi avvalete di professionisti in mediazione interculturale e interlinguistica?

JuliaÈ proprio su questo che abbiamo lavorato quest'anno: valorizzare la diversità linguistica e il multilinguismo e renderli visibili nei Kindergarten. Ciò rafforza l'identità dei bambini e delle bambine e può favorire il loro benessere. In questo modo, creiamo un ambiente favorevole all’apprendimento e buone condizioni per imparare la lingua tedesca. Ho spesso sperimentato personalmente che i bambini e le bambine fioriscono quando a scuola hanno la possibilità sperimentare, anche solo occasionalmente, la lingua parlata nell’ambiente familiare. Ciò dà loro spazio e apprezzamento. Allo stesso tempo, gli altri bambini ne traggono beneficio, perché imparano che esistono più lingue di quelle che potrebbero conoscere. A Merano ci siamo confrontate con il multilinguismo per molto tempo e ho sperimentato che esso si dimostra sempre più un arricchimento, anche se richiede molta flessibilità e competenze da parte delle insegnanti stesse. 

È chiaro che la crescente diversità linguistica cambia anche il nostro lavoro di educatrici. Il multilinguismo e la comunicazione sono oggetto di grande attenzione e richiedono anche un ripensamento della didattica. Lavoriamo in stretta collaborazione con il Centro linguistico di Merano e con la cooperativa sociale Savera, che ci supportano con mediatrici e mediatori culturali e linguistici. Purtroppo, le ore a nostra disposizione sono spesso troppo poche. Per noi è importante che le famiglie siano ben informate e che possano essere coinvolte nella routine educativa quotidiana. È quindi urgente aumentare la presenza di mediatori e mediatrici per poter rafforzare e migliorare la comunicazione con le genitrici e i genitori.                                                                                          Jessica:Quali sono le iniziative che ti senti di evidenziare che avete organizzato, che abbiano favorito e messo in luce le diversità linguistiche presenti nelle vostre strutture?

Julia:Sono molte le iniziative degne di nota tra quelle prese negli ultimi anni. Tra queste vi è l'inclusione delle lingue familiari nella quotidianità del Kindergarten. Un momento importante è stata l'organizzazione di una serata multilingue per genitori, che si è tenuta all'inizio dell'anno scolastico 2021/22 alla scuola dell’infanzia “Meran Texelpark”. In collaborazione con un'ulteriore risorsa del personale, una pedagoga sociale, e con il Centro linguistico, diversi mediatori le mediatrici linguistici sono stati in grado di fornire ai genitori le prime informazioni nella loro prima lingua. È stato un completo successo. Di conseguenza i genitori erano più informati, sentivano che la loro identità era valorizzata e i bambini e le bambine si sono trovati a loro agio più velocemente. Le domande più urgenti hanno trovato subito risposta attraverso i mediatori linguistici. La volontà dei genitori di partecipare alla vita scolastica è aumentata e questa serata per i genitori è stata l'inizio ideale dell'anno educativo. Sono ancora impressionata dall'impegno del personale del “Meran Texelpark”, che ha ottenuto grandi risultati grazie al loro atteggiamento positivo e alla buona organizzazione. Quanto alla figura della pedagoga sociale, desidero far sapere che  possiamo avvalerci del suo aiuto grazie alla collaborazione con il Forum Prevenzione.    

JessicaProgetti futuri in merito dei quali puoi e vuoi parlare?

Julia:Il futuro è multilingue e il monolinguismo è in tutto il mondo un'eccezione: vorrei far aumentare questa consapevolezza tra le nostre educatrici. Professionalmente, per me è importante continuare a lavorare con gli educatori e le educatrici, per coltivare un atteggiamento positivo nei confronti del multilinguismo e trasmetterlo anche ai genitori. Stiamo parlando di una generazione che sta portando con sé nuove competenze linguistiche ed è nostro compito far sentire loro che le lingue da loro parlate sono preziose nella nostra società. Vorrei fare di più per assicurarci una maggiore presenza del personale dedicato alla mediazione linguistica. Inoltre, come Kindergarten dobbiamo lavorare a lungo termine per trovare personale che abbia una formazione pedagogica e abbia competenze linguistiche aggiuntive. Sarebbe una grande risorsa per le nostre strutture. In ogni caso, devo e voglio rimanere flessibile per poter reagire ai cambiamenti sociali. Questo è esattamente ciò che caratterizza il livello di istruzione delle scuole dell’infanzia: siamo un termometro per i cambiamenti e dobbiamo essere in grado di reagire rapidamente ad essi, procurandoci risorse e adattando la nostra didattica. Questo è ciò che ci distingue e ne sono davvero orgogliosa!  

Ringrazio nuovamente Julia per il tempo concessomi e la meravigliosa intervista rilasciata, spero sia  anche di tuo interesse!

A presto!

Jessica 

Le immagini sono gentilmente concesse da Julia Dalsant, vietata la riproduzione o l'uso senza il permesso dell'interessata.





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